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Il potere di adesso

Il potere di adesso

Nel mio meraviglioso viaggio di vita, avrei voluto scrivere su questo blog ogni istante e ogni momento illuminante. Stanno accadendo così tante cose che mi sento in continua scoperta di me stesso sul sentiero della consapevolezza. “Per conoscere meglio me stesso, mi sono detto, è importante che porti l’attenzione a tutto quello che faccio e soprattutto al mio respiro.

In questo periodo infatti di cambiamenti ce ne sono stati tanti. Patrizia sta lavorando in una fantastica Spa a Savelletri, Fasano, nella realtà di Borgo Egnazia. Io, David, sono ritornato a condividere gli spazi nella casa con i miei familiari. A partire da questi due fatti apparentemente senza significato si è aperto un nuovo periodo di cambiamento. Ritornare a casa dei miei genitori a 39 anni non è stato semplice. Ma dietro ogni situazione “difficile” da gestire c’è una grossa opportunità di cambiamento ed evoluzione. Oggi parlerò di questo.

Una volta a casa dei miei, riuscire a gestire il senso di impotenza che ho provato non è stato facile. Nell’incapacità di trovare una soluzione abitativa per conto mio,sentivo la pesantezza di non essere autonomo di dover chiedere aiuto. Oltre a ciò dovevo mettere in conto che era da gestire il rapporto con la mia famiglia, mia madre, mio padre, mia sorella, mio nipote. E’ stato un po’ come ritornare bambino, impotente davanti a situazioni che apparentemente non cambiano mai. Mi sono ritrovato solo e con un gran senso di separazione. Avevo bisogno di qualcosa che mi tirasse via da questo stato di impotenza.

Patrizia, trasferendosi a Savelletri doveva lasciare il posto di insegnante di yoga e così, ha proposto a me di continuare ad insegnare. Questo per me è stato il segnale che le cose stavano cambiando ed ho avvertito un forte senso di determinazione.

In tutte le esperienze di insegnamento che ho avuto, ho notato che nella pratica dello yoga gli allievi hanno la tendenza di voler andare oltre il proprio limite corporeo. Lo Yoga infatti insegna la pazienza e la perseveranza nel perseguire gli obiettivi piuttosto che l’arrivismo e la competizione mantenendo la mente in uno stato di attenzione vigile per tutta la durata della lezione, questo è lo yoga: unione, della parte più profonda di noi stessi con la coscienza che pervade tutto l’universo.

Alla luce di quanto sto capendo in maniera sempre più chiara, potrei estendere questo concetto a qualsiasi attività che faccio durante la giornata. Infatti, quando agisco con attenzione totale in quello che sto faccio mi sento parte di qualcosa di più grande, qualcosa che trascende il mio piccolo io. E’ una specie di Meditazione in movimento!

Un elemento fondamentale nella pratica di yoga è il respiro. Sia durante l’esecuzione delle posizioni che nel transito da una all’ altra è importante avere la consapevolezza del proprio respiro. Coordinare il movimento al respiro serve a bloccare quel flusso di pensieri continuo ed incontrollato che c’è nella nostra mente.

Prendere consapevolezza delle sensazioni che il nostro corpo ci da ed osservarle per quelle che sono senza giudizio e nella massima accettazione del momento è il principio cardine su cui si basa la meditazione Vipassana. Nella pratica Vipassana si sta semplicemente seduti in osservazione e nello Yoga si fa questo sforzo di attenzione con il nostro corpo in movimento, ma fondamentalmente, ho capito, che entrambe le pratiche usano questo “sforzo” per mettere in pausa la mente.

Ma perchè mai dovremmo mettere la nostra mente in stand by? Non siamo noi uomini che si distinguono dagli animali proprio grazie alla nostra mente? E non è rischioso?, non tenderemo ad isolarci in un nostro mondo se smettessimo di pensare e stessimo in continuazione ad osservare noi stessi?

A queste domande risponderò in un altro post. Per ora vorrei chiudere il discorso con cui avevo iniziato.

Chi era a pensare che tornando a casa dei miei genitori avrei vissuto una sconfitta morale? Chi era a provare un senso di impotenza? Chi era preoccupato del fatto di non sentirsi autonomo?

A tutte queste domande per me esiste, ad ora, una sola risposta: la mia mente ovvero il mio ego!!

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