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La Propria Natura Interiore

La Propria Natura Interiore

img-20140131-00489Ho deciso di mettere ordine tra gli appunti del viaggio in India e mentre sfogliavo le pagine del diario; ho riletto delle note interessanti, trasmesse dal nostro insegnante durante le sue lezioni, e qui le condivido.

Un giorno, durante uno dei primi incontri, sedevo di fronte a lui, con le gambe incrociate e la schiena ben dritta; lo osservavo con aria fiera e un pò di sfida.

Il maestro, che insegna l’antica arte di guarigione, mi guarda fisso negli occhi e mi dice:

spostati da lì, la tua presenza mi sta bloccando la gola, non riesco a parlare”.

Le sue parole così dirette, mi colpirono come lame taglienti.

Mi diedero una scossa; mi spostai all’istante e nello stesso momento, mi guardai come dal di fuori e notai che il mio lato maschile era predominante,  la mia femminilità soffocava nel giudizio e nel dubbio.

Che cosa posso fare per cambiare?” mi chiedevo nella mente.

Lui riprende a parlare e poco dopo dice:

“Pulisci la tua borsa piena di paure.

Crea chiarezza e trasparenza.

Guarisci e cura te stesso prima di iniziare a toccare altri…

fai pace con il tuo passato, comprendi chi sei realmente

e cosa vuoi fare della tua vita…

sii puro come una bottiglia d’acqua,

vivi con attenzione e presenza,

prenditi cura del tuo corpo fisico, mentale ed energetico…”

Così inizia, un vero e proprio lavoro su di sè, o in questo caso, su di me.

Con semplici e continue indicazioni, facendo esperienza ogni giorno con pratiche di yoga e meditazione, esercizi per allenare a controllare la mente e tanto altro.

Durante i suoi insegnamenti seguiti per mesi, lui raccontava la sua vita, condivideva la sua conoscenza e aiutava chi ne aveva bisogno.

Le sue parole mi sono rimaste impresse ed ora voglio condividerle con chiunque voglia beneficiarne.

“Vuoi essere una persona utile agli altri, vuoi diventare un terapista?”

 

La pazienza è essenziale

L’ego va messo sotto i piedi.

L’ego non aiuta ma distrugge.

Spesso, diceva, “faccio finta di non sapere, Non so niente!”.

Se qualcuno nell’ambito terapeutico mi dice:

“Guarda che quello che stai facendo non è corretto!”,

non discuterò con lui;

perché se lo facessi, entrerei in conflitto,

andando a disturbare il mio ego.

Piuttosto, accetto questa critica, nel profondo

sò che quello che sto facendo è corretto.

Se non la accettassi, rischierei di entrare in un fuoco che

potrebbe distruggere tutta la bellezza del mio Io.

Non competere

Non competere neanche con quell’insegnante che non ti dà niente,

da cui non impari niente.

Considera comunque questo insegnante una persona eccellente.

Non criticare

Non criticare tecniche, movimenti o teorie di altri insegnanti o terapisti.

Anche quando un insegnante parla male di me,

io parlerò bene di quello stesso insegnante. 

La mia parte è dare amore

Potrebbe anche darsi che stai facendo un trattamento

ad persona dura come una roccia;

il nostro lavoro è proprio quello di rendere liquida quella roccia.

La mia intenzione è di aiutarla e quello che posso fare è dare amore. 

Essere un terapista è come essere una madre

Una madre sa comprendere la sofferenza del proprio figlio.

Ad esempio, durante l’allattamento, il bambino morde il capezzolo della mamma,

che potrebbe anche sanguinare, ma la mamma continua ad allattarlo.

Il bambino morde, provocando un dolore alla mamma.

L’amore che lei prova resta comunque costante.

In questo stesso modo gira il mondo terapeutico.

Diventare il più generoso e il più delicato possibile

Conoscere la propria Natura Interiore

Nella vita di ogni giorno, ci sono così tanti modi diversi di essere.

Ricorda il tuo modo di comportarti nel mondo terapeutico

non può coincidere con gli stessi tipi di comportamenti che hai nella vita di ogni giorno.

Ogni cosa ha il suo posto e il suo ruolo proprio come per le persone;

conoscere e rispettare la tua Natura è fondamentale.

yoga-respirazione

 

Grazie per aver letto e condiviso.

Ecco un dono, un gesto d’amore per te:

 

Abbraccia te stesso, ora,

Fallo con tutta la gentilezza e tenerezza possibile

dicendoti: “ Io amo me stesso!”

 

Fallo tutti i giorni guardandoti allo specchio, in tutte quelle situazioni in cui senti il bisogno di sentirti amato. Metti una mano sul tuo cuore o tutte e due e resta in ascolto, invia calore attraverso le tue mani.

 

 

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